curiosità stroriche padovane  1°

LOCANDA VALBRENTA
(Limena)

All´Hotel Valbrenta, di Limena di Padova, da molti anni della famiglia Aggujaro, una tradizione familiare che si rinnova, può continuare ad offrire quel servizio che, mutati i tempi, non ha cambiato quel carattere di ospitalità e di buona cucina che hanno sempre contraddistinto questo albergo.

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La storia ci dice che nel ‘300 i padovani in guerra con i vicentini costruirono a Limena il canale Brentella per portare l’acqua del Brenta a Padova. Nacque così questa nuova via d’acqua attorno alla quale sorse il centro di Limena. Si formò un centro di commerci, di transito di imbarcazioni, di attività legate al fiumee con esse non poteva mancare l’osteria. In questo secondo disegno della metà del Seicento si intravede già il fabbricato nelle sue dimensioni attuali. La presenza di questa osteria la troviamo documentata in disegni del 500 e già in uno del 1691 la troviamo rappresentata esattamente come oggi. Sono dunque più di tre secoli che qui vengono forniti i servizi che già da allora prestava la “locanda”. Nome questo che i limenesi da sempre hanno usato per indicare questo albergo. Bisogna ricordare che a quei tempi la locanda non era soltanto un’ “osteria” come l’intendiamo oggi, dove si consumavano vino e bevande e si mangiava qualcosa seduti o in piedi, ma era il luogo di incontro privilegiato, un vero e proprio centro commerciale dove si concordavano scambi di mercanzie e si vendevano generi vari.

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Nel disegno della seconda metà del Seicento – che sembra una foto della Locanda attuale – il terrazzino a fronte delle due porte finestre centrali è esattamente quello di oggi. Da notare, sulla destra, l’asta con l’insegna del posto di ristoro. Spesso nelle locande si potevano vendere generi alimentari senza dazio. Un privilegio questo che le rendeva simili agli attuali porto franco. Qui, a Limena, di fronte alla locanda, c’era la stazione di posta dove si sostava mentre il fabbro ferraio provvedeva alle sue incombenze. Davanti alla locanda passavano le tante barche che trasportavano le merci provenienti dal Brenta e dirette a Padova e Venezia e questa diventava un punto di riferimento e di incontro per i barcaioli. Fino ai primi anni dell’Ottocento la locanda era di proprietà dalla nobile famiglia veneziana Fini che controllava tutte le attività economiche del paese. Sappiamo che nel 1770 si mangiava alla locanda con 5 lire, lo dice una nota spese presentata dall’ingegnere che dirigeva i lavori per la costruzione dei “colmelloni”. Come evidenzia la foto di fineOttocento la Locanda ha sempre conservato la sua funzione di luogo di ristoro e di alloggio per tutti coloro che frequentavano l’importante strada di collegamento tra Padova e il nord Europa attraverso il Trentino. Per avere un paragone, ricordiamo che lo stesso ingegnere spendeva 48 lire per il burchio che lo trasportava da Venezia a Limena.

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È passato più di un secolo da quando Sante Aggujaro acquistò questo locale che poi sarà sempre gestito dalla famiglia.

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